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Exornata Aedes: La Curia del Foro Vecchio Di Leptis Magna
Contributor(s): Livadiotti, Monica (Author), Rocco, Giorgio (Author)
ISBN: 8891317438     ISBN-13: 9788891317438
Publisher: L'Erma Di Bretschneider
OUR PRICE:   $433.20  
Product Type: Paperback
Language: Italian
Published: January 2019
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Additional Information
BISAC Categories:
- Architecture | History - Ancient & Classical
- History | Ancient - General
- Social Science | Archaeology
Series: Monografie Di Archeologia Libica
Physical Information: 468 pages
Themes:
- Chronological Period - Ancient (To 499 A.D.)
 
Descriptions, Reviews, Etc.
Publisher Description:
Quando Antonino Di Vita dette l' avvio all' ambizioso progetto di pubblicazione dei monumenti del Foro Vecchio di Leptis Magna, fulcro della vita cittadina per secoli, con il proposito di saldare finalmente quel debito che gli archeologi italiani che avevano operato in Libia prima della guerra avevano lasciato insoluto, decise di porre la massima attenzione innanzitutto ai tre templi che si aprivano sul lato nord-occidentale della piazza. In questo studio coinvolse gli architetti suoi antichi allievi alla Scuola archeologica Italiana di Atene, che gia avevano dato prova di estrema competenza e capacita nella lettura non solo di un monumento architettonico ma anche nell' interpretazione di quei dati provenienti da scavi, che, effettuati con metodi antichi e con indubbia celerita come era in uso in quei decenni lontani, cosi in Grecia come in Libia, risultavano insufficienti a comprendere la successione delle fasi edilizie dei vari monumenti e, talvolta, anche il loro inserimento in un organico piano di sviluppo urbanistico che aveva interessato le citta. Fu cosi che la complessa edizione filologicamente ineccepibile di quei tre edifici sacri vide luce nel 2005, pochi anni dopo il suo affidamento a Giorgio Rocco e Monica Livadiotti per il tempio di Roma e Augusto, a Nicolo Masturzo per il tempio c.d. di Liber Pater e a Maria Ricciardi per il tempio di Milk' Ashtart 1. Solo negli anni seguenti il progetto di edizione dei monumenti del Foro e delle aree limitrofe prosegui, con le ricerche rivolte ad altri due straordinari monumenti, la Curia, cardine, per la sua stessa funzione, della vita di Leptis fin dall' eta flavia, che fu affidata ancora una volta alla riconosciuta competenza di Giorgio Rocco e Monica Livadiotti, e della loro equipe del Politecnico di Bari, e il tempio della Magna Mater, affidato alle cure di Gilberto Montali dell' Universita di Macerata. In pochi anni, coadiuvati da una schiera di valenti collaboratori che avevano nel frattempo formato, seguendo le orme e gli interessi del loro Maestro, Antonino Di Vita, e creando presso il Politecnico di Bari l' unica Scuola in Italia rivolta alla storia dell' architettura antica, Monica Livadiotti e Giorgio Rocco hanno portato a termine un lavoro estremamente difficile, che aveva fino ad allora scoraggiato qualsiasi studioso. Chiunque conosca Leptis, ricordera l' immenso campo di rovine che attualmente costituisce la Curia, con frammenti sparsi dovunque all' intorno, frammenti che solo un faticoso e serrato esame, supportato da una solida conoscenza dell' architettura antica, dei materiali usati, delle tecniche murarie e delle specifiche tipologie architettoniche e dei modelli stilistici di riferimento, avrebbe potuto consentire di attribuire a precisi edifici. Il volume ripercorre nei paragrafi iniziali le vicende che hanno interessato il complesso monumentale, a partire dalle ricerche di Renato Bartoccini prima, dagli scavi di Giacomo Guidi negli anni ' 30 e di Umberto Ciotti negli anni ' 50, che avevano pero lasciato di fatto irrisolti tutti i problemi che poneva un edificio di cosi difficile lettura, peraltro anche oggetto di parziali restauri, gia negli anni ' 30 per cio che riguardava la ricomposizione di taluni elementi architettonici e l' anastilosi di numerosi blocchi, e poi negli anni ' 50 per molti elementi della fronte, non senza una serie di fraintendimenti ed errori. Gli scavi di Guidi, forse interrotti nella loro sistematicita - che prevedeva criteri certo ben diversi dagli odierni - dalla sua prematura morte, lasciavano dunque un enorme campo di rovine, non facilmente interpretabili. E gli scavi di Ciotti, di cui purtroppo non e stato possibile, malgrado lunghe ricerche, ritrovare, se non in minima parte, la documentazione originaria - anche se l' acribia degli Autori ha permesso di rintracciare e posizionare almeno le aree dove i saggi erano stati effettuati - non avevano di fatto portato molte novita rispetto agli scavi degli anni ' 30. In effetti la difficolta di leggere il monumento nella sua realta architettonica aveva fatto si che la Curia di Leptis - pur sorgendo in una citta cosi importante e pur essendo cosi significativa sul piano politico e sociale nel nuovo ordinamento che interesso Leptis in eta flavia, con la trasformazione dell' antico emporio di origine fenicia in municipio di diritto latino - fosse di fatto poco trattata nel fondamentale volume dedicato nel 1991 a questa tipologia di edifici da J.-Ch. Balty, il quale, seguendo l' opinione a suo tempo espressa da R. Bartoccini, riteneva ancora che la Curia leptitana fosse stata adattata in una fase tarda all' interno di un precedente edificio templare. Alla storia degli studi e delle ricerche, segue poi un inquadramento topografico del monumento, che mantiene il rapporto funzionale di contiguita con la piazza del Foro Vecchio, anche se non vi si affaccia, e che risulta legato alla c.d. basilica vetus dalla quale lo separa solo una strada. L' orientamento della Curia, che si discosta da quello del Foro, riflette - come era gia stato ipotizzato dalle ricerche precedenti e come in modo inequivocabile ora confermano le osservazioni degli Autori sugli allineamenti delle strutture murarie - la disposizione dei quartieri piu antichi e vicini all' area portuale, testimoniata dai resti di eta punica poco piu a Nord. Esso e inoltre assimilabile all' orientamento del tratto centrale della via trionfale compreso tra Calcidico e ingresso alla piazza del foro, con significative conseguenze in relazione allo sviluppo urbanistico che interessa la citta, e in particolare, il Foro Vecchio, e l' intera griglia urbana della Regio V nel corso del I sec. d.C. ...].