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La nuditą del sacro nei film di Pier Paolo Pasolini: Saggio di estetica cinematografica
Contributor(s): Passannanti, Erminia (Author)
ISBN: 1097467090     ISBN-13: 9781097467099
Publisher: Independently Published
OUR PRICE:   $36.10  
Product Type: Paperback
Language: Italian
Published: May 2019
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Additional Information
BISAC Categories:
- Performing Arts | Film - General
Physical Information: 0.48" H x 6" W x 9" (0.77 lbs) 184 pages
 
Descriptions, Reviews, Etc.
Publisher Description:
Edizione con fotografie a colori delle opere d'arte incluse. Nei suoi film, Pier Paolo Pasolini (1922-1975) ha rappresentato la nudit in tutte le sue accezioni, etiche ed estetiche, liriche e grottesche, convenzionali e sperimentali. La nudit che Pasolini mette in scena non mai materiale e corporea, ma didascalica e simbolica. L'uso della condizione di nudit , in due film a soggetto di taglio tardo-neorealista come Mamma Roma (1961) e Accattone (1962), apparentemente mondano come Teorema (1968), letterario come Il Decameron (1971) e I racconti di Canterbury (1972), o mitico-favolistico come Il fiore delle mille e una notte (1974), si riferisce spesso alla problematica del sesso, dei tab e dell'ipocrisia che lo circondano, ieri come oggi, in un incontro/scontro tra cultura popolare e cultura alta, come Pasolini ha spesso dichiarato nella saggistica dei sui scambi con i lettori nelle note raccolte Le belle bandiere, Dialoghi 1960-65 (1977), Il Caos (1979). In realt questi film contengono inserti che propongono argomenti connessi alla violenza e al sacro, esplicitamente affrontati ne La ricotta (1963) e il Vangelo secondo Matteo (1964). La nudit che il Pasolini regista costruisce nelle inquadrature dei suoi film , di frequente, nudit del volto e, dunque, nudit che si manifesta attraverso la comunicazione interumana. Questo saggio si prefigge di identificare l'interrelazione tra la sfera del sacro e la rappresentazione della nudit nella pittura a tema evangelico e nel cinema di Pasolini. L'analisi risponde alle seguenti domande: questa relazione intrinseca o viene ascritta dall'autore ai fini filosofici ed estetici? In quali epoche si delineano questi nessi e per quali canali avviene tale comunicazione? Infine, quali sono i referenti diretti e obliqui del rapporto tra sacro, arte e nudit ? Per rispondere a questi punti di indagine, si propone, prima di tutto, un breve excursus nella storia dell'arte figurativa a tema evangelico, e, dall'altra, si fa ricorso alle teorie di Ren Girard nei suoi libri La violenza e il sacro (1980), Il capro espiatorio (1987) e Il sacrificio (2007).